Javier Girotto
Javier Edgardo Girotto nasce a Cordoba il 17 aprile del 1965. Si avvicina alla musica grazie al nonno materno A.L. Caroli, direttore di banda, suonando prima il rullante, poi il clarinetto, nella Infanto Juvenil de Cordoba e nella banda di Villa del Rosario, per poi passare al sassofono.
A sedici anni intraprende gli studi classici, iscrivendosi al Conservatorio Provincial De Cordoba e non esistendo la cattedra di saxophono, si iscrive ai corsi di clarinetto e flauto raggiungendo il compimento medio in entrambi gli strumenti.
Parallelamente agli studi in conservatorio, forma e collabora con diversi gruppi, tra cui i Vertiente, un mix di fusion e folklore argentino, i Jazz 440, Jam, l Enzo Piccioni Quartet e il Juan Ciallella Quartet. A diciannove anni vince una borsa di studio del Berklee College of Music e gli si spalancano, finalmente, le porte del mondo del jazz. Resta nella prestigiosa scuola bostoniana per quattro anni, diplomandosi in Professional Music Cum Magna Laude . I quattro anni statunitensi sono proficui, un periodo in cui approfondisce gli studi di composizione e arrangiamento e di sax e improvvisazione con maestri del calibro di Joseph Viola, George Garzone, Hall Crook e Jerry Bergonzi. Successivamente suona con Danilo Perez, George Garzone, Hall Crook e Bob Moses. L avventura italiana di Javier Girotto inizia negli anni Novanta, alternando collaborazioni con formazioni di matrice jazz a quelle di musica latinoamericana. Dalla prima esperienza con il Tercer Mundo (nel gruppo c era il formidabile batterista cubano Horacio el negro Hernandez) ai Cordoba Reunion, fino al trio Servillo-Girotto- Mangalavite (con Peppe Servillo degli Avion Travel), passando per la nascita degli Aires Tango: l incontro fra le radici argentine e quelle del jazz. Con gli Aires Tango, Girotto pubblica otto album: Malvinas (1996) per Equipe; Madres (1997) e Poemas (1999) per Via Veneto; Cronologia del 900 (2000) e Origenes (2001) per Il Manifesto; Aniversario (2002) e Escenas Argentinas (2004) per Cam Jazz; e il recente Tremila Cuori (2006) ancora per Il Manifesto.
Numerose anche le collaborazioni artistiche: da Mercedes Sosa a Jeff Ballard, da Anouar Brahem a Tony Scott; fino ai grandi jazzisti italiani: Enrico Rava, Aldo Romano, Gianluigi Trovesi, Maurizio Giammarco, Rita Marcotulli e Paolo Fresu..