La musica nuota e galleggia nelle suggestioni, attraversando mondi diversi e ossigenandosi di colori e profumi intensi. Quasi un concept album. Una danza, come quella del pesce Uaio nella sua palla di vetro, il suo muoversi nella melodia qui intesa come cantabilità (muta) tematica anche nel fraseggio improvvisativo; di improvvisazione ritmica ostinata, che crea nuovi punti di riferimento ritmico – melodici; di armonia come sintesi aperta dei temi; di improvvisazione intesa come necessità di espressione in movimento; di danza come condizione interna iniziale e allo stesso tempo finale. Sorprende l’interplay fra piano e batteria del duo Urciuolo – Smith, l’intesa simbiotica, la percussione che sfugge al suo ruolo di accompagnamento per diventare strumento armonico e traghettare la musica di questo primo disco del duo napoletano in un viaggio quasi onirico.